Faccette Dentali

Prima fase preparatoria

L'intervento di applicazione delle faccette può essere diviso in due diverse fasi: una “preparatoria” e l'altra “operativa”. E' molto importante infatti per il medico la preparazione e la cura dell'intervento. Inizialmente il paziente si reca nello studio medico, dove il suo odontoiatra di fiducia può effettuare il calco della superficie dentale. Tale calco viene poi inviato al laboratorio odontotecnico, dove verrà lavorato intensamente per l'estrapolazione delle misure precise da utilizzare per la creazione vera e propria delle faccette. Durante questa prima fase il medico cerca di acquisire il maggior numero possibile di informazioni sulla forma dei denti del paziente, aiutandosi spesso con fotografie dello stesso. Una volta radunati, questi dati saranno importanti guide per la fabbricazione delle faccette. Nel frattempo il paziente viene dimesso con delle faccette provvisorie in resina.

Seconda fase operativa

La seconda parte dell'intervento consiste nell'applicazione vera e propria delle faccette. Il paziente torna in studio dove il medico può “provare” le faccette in ceramica create nei laboratori. Esse devono soddisfare alcuni parametri estetico – funzionali, quali la perfezione delle forme, del colore ed il livello di adattamento all'interno del cavo orale del paziente. Se questi parametri vengono soddisfatti in maniera adeguata, si può procedere con la cementazione. Una volta applicate le lamine in ceramica, il medico istruisce il paziente circa la loro manutenzione: esse, una volta cementate, sono molto resistenti; tuttavia si deve fare molta attenzione soprattutto al momento della masticazione di cibi duri. Scheggiare o spezzare una faccetta infatti renderebbe vano il rimedio che essa rappresenta. In breve tempo dunque il paziente trova un rimedio valido ai suoi problemi di estetica e di funzionalità degli elementi dentali.

Vantaggi e svantaggi del trattamento

Svantaggi evidenti nel trattamento con le faccette non ce ne sono: possiamo solo ribadire alcuni casi clinici in cui tale trattamento non sarebbe efficace. Agli esempi già forniti possiamo aggiungere tutti i pazienti affetti da parafunzioni, come il bruxismo, che devono prima risolvere il loro problema. Per quanto riguarda i vantaggi, possiamo dire con certezza che essi sono molti e molto importanti. Innanzitutto la velocità dell'intervento: nel giro di sole due sedute il paziente può tornare a sorridere e a masticare in tutta tranquillità. A questa velocità si aggiunge la semplicità per il medico di effettuare un intervento del genere, poco invasivo, che non richiede dunque sforzi eccessivi. Il ripristino immediato di tutte le funzioni del cavo orale danneggiate dai denti rovinati è di certo un altro vantaggio da non sottovalutare: oltre la masticazione i denti contribuiscono a funzioni quali la digestione, la fonazione e la respirazione.

Forse però uno degli scopi principali del trattamento con le faccette riguarda l'estetica del paziente. Denti storti, rotti, macchiati, non rientrano certo nei canoni della moderna estetica, molto rigida circa la perfezione dei modelli che propone su spot televisivi, cartelloni pubblicitari e rotocalchi. Il paziente che non riesce non dico ad emulare, ma neanche a sfiorare tali canoni, può venire offeso ed umiliato nella sua autostima. L'applicazione delle faccette permette di avere un sorriso pressoché perfetto, correggendo proprio tutti i difetti del sorriso naturale. Inutile sottolineare come dare una buona impressione fisica possa aiutare il giudizio positivo sul resto della persona. Il livello estetico su cui le faccette agiscono migliora davvero la vita di tutti quei pazienti che, a causa dei difetti dei loro denti, non riuscivano a trovare un giusto equilibrio e la giusta accettazione delle loro imperfezioni.